| Voilà un articolo da Leggo:
Nuovi personaggi, più serie televisive, il secondo film delle Winx e un altro titolo in lavorazione: è un autunno decisamente “animato” quello che attende la Rainbow di Iginio Straffi, papà delle Winx. Se la serie delle fatine ha segnato un vero traguardo per l’animazione italiana, per Straffi sembra essere stato solo un punto di partenza. La società di produzione, infatti, è impegnata su fronti diversi, decisa a conquistare un consenso sempre più vasto e senza età, spaziando tra tv e cinema.
Per il piccolo schermo si comincia a gennaio, con la messa in onda, in contemporanea mondiale, della serie Huntik. I protagonisti sono due ragazzi e due ragazze alle prese con leggende europee e reperti capaci di evocare creature misteriose. A cercarli è anche un’organizzazione criminale, che vorrebbe usarne i poteri per dominare il mondo. «Abbiamo studiato il prodotto nei minimi particolari – spiega Straffi – giungendo, dopo tre anni di lavoro, alla produzione delle prime ventisei puntate e stiamo lavorando alla seconda serie. A inorgoglirci è che Huntik racconterà i miti europei, mentre oggi l’animazione è dominata da leggende giapponesi e supereroi americani». In primavera debutterà la quarta serie di Winx Club, che porterà gli episodi a centoquattro. Le fate, tra fine 2009 e inizi 2010, torneranno pure al cinema. «Il primo film si è concluso con il ritorno alla vita di Domino, mondo di Bloom. Da una situazione positiva nascerà un grosso problema. Il tono è più scherzoso del lungometraggio precedente: le Winx passeranno molto tempo sulla terra, entrando in contatto con usi e costumi degli umani». Nel frattempo, gli Studios lavorano a una serie tv sulle Pixie, che, nel 2010, «le mostrerà in tutta la loro comicità».
A sorprendere il pubblico più adulto sarà una comedy animata ambientata nell’antica Roma, dal titolo provvisorio Versus Roma, prevista per metà 2010. «Sarà la nostra prova del nove a livello tecnico e di pubblico – dice Straffi – Le Winx hanno il limite, che è poi la loro forza, di avere una base sicura di pubblico».
|
